Il modo migliore per tenere le persone sotto controllo è impaurirle.
Con la crisi economica che ci affama tutti indistintamente, il potere
politico gioca la carta dell’emergenza-sicurezza per distrarre l’opinione
pubblica dalle vere emergenze quotidiane: disoccupazione, difficoltà ad
arrivare a fine mese, precarietà, incertezza del futuro.
Per scaricare le frustrazioni collettive vengono individuati i bersagli più
facili: gli immigrati e, più in generale, i poveri diventano il capro
espiatorio per tutto ciò che va male.
Persino l’infamia degli stupri è stata strumentalizzata per creare il
decreto- sicurezza, un provvedimento con cui, di fatto,
si restringe paurosamente la libertà di espressione e si
criminalizza qualunque comportamento giudicato non
compatibile con l’ordine costituito.
Con la scusa della “sicurezza” il governo ha addirittura legalizzato le
ronde. Ovvero, gruppi di esaltati (fascisti e razzisti assortiti) pronti a
perseguitare immigrati, prostitute e barboni con la scusa della giustizia-
fai-da-te.
Anche il mondo del lavoro viene colpito dalla repressione governativa con
gli attacchi al diritto di sciopero. Alla faccia della retorica sui morti sul
lavoro e sulla mancanza di tutele.
Nel frattempo, i politicanti continuano a vivere nei loro privilegi e i
padroni continuano a speculare sulla pelle dei lavoratori e della povera
gente.
Dietro la cortina di fumo della sicurezza si nasconde una realtà durissima:
il paese è devastato e la sua classe politica alimenta questo disagio,
fomenta le guerre fra poveri e il disordine dell’ingiustizia sociale.
La crisi non è un incidente di percorso ma il risultato più naturale del
capitalismo, un sistema economico assassino e ingiusto che dimostra ogni
giorno di più la sua ferocia.
Lo stato e tutte le articolazioni del potere hanno un solo obiettivo:
difendere gli interessi dei ricchi e perpetuare il loro dominio sulla
società.
Non tutto è perduto se apriamo gli occhi e ci svegliamo dal torpore.
I veri nemici non sono gli immigrati, ma quelli che ci umiliano ogni giorno
con contratti da fame, con pensioni vergognose, con lo sfruttamento
mascherato da flessibilità.
I veri nemici non sono i poveri o i senza casa, ma quelli che fanno affari
miliardari con la speculazione finanziaria alla faccia dei lavoratori e in
barba all’economia reale ridotta al collasso.
I veri nemici non sono quelli che manifestano per la libertà di tutti, ma
quelli che scatenano la paura per poi reprimere e perseguitare in nome
della loro libertà di comandare meglio.
In questi tempi in cui le menzogne sono pane quotidiano, dire la verità è
un atto rivoluzionario.
RILANCIAMO LE LOTTE PER LA LIBERTÀ E L’UGUAGLIANZA !
COORDINAMENTO ANARCHICO PALERMITANO